ANTICO EGITTO

 

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Egitto antico Civilt� dell'Egitto antico le cui origini non possono essere stabilite con certezza. I risultati della ricerca archeologica fanno ipotizzare che i primi abitanti della valle del Nilo furono influenzati dalle culture del Vicino Oriente. Gli storici hanno suddiviso la storia dell'Egitto antico in un periodo arcaico, in tre periodi corrispondenti a tre regni (Antico, Medio e Nuovo Regno) e in periodi intermedi, seguiti dalla bassa epoca e dall'et� greco-romana.

La preistoria

Le aree pianeggianti, dal suolo fertile e ricche di risorse naturali grazie alle inondazioni annuali del Nilo, favorirono il concentrarsi degli insediamenti umani nella valle del Nilo. Sembra probabile che dal Calcolitico (l'et� del Rame ebbe inizio attorno al 4000 a.C.) fino agli inizi dell'Antico Regno, le popolazioni indigene abitassero comunque un territorio pi� esteso.

Nel VII millenio a.C. il territorio appariva certamente accogliente dal punto di vista ambientale. Prove dell'esistenza di insediamenti in questo periodo sono state trovate nelle zone desertiche dell'Alto e del Basso Egitto e in quelle nubiane dell'odierno Sudan. In alcune tombe dell'Alto Egitto che datano al IV millennio a.C., la ceramica ha permesso di stabilire una successione cronologica relativa a quella che viene chiamata et� Predinastica, terminata con l'unificazione dell'Egitto sotto un solo re e generalmente suddivisa in tre periodi, ognuno dei quali prende nome dal luogo di ritrovamento dei reperti archeologici: periodo Badarian, periodo Amraziano e periodo Gerziano.

Il periodo arcaico (o dinastico antico)

Le fonti archeologiche indicano la comparsa, verso il tardo periodo Gerziano (3100 a.C. ca.), di una forza politica dominante capace di dar vita al primo regno unito dell'Egitto antico. I primi geroglifici datano a partire da questo periodo; poco dopo, iscrizioni con i nomi dei primi faraoni cominciarono a comparire sui monumenti. Questo periodo ebbe inizio con una dinastia di tredici faraoni (l'ultimo fu Narmer, che regn� intorno al 3100 ca. a.C.), seguita dalla I e dalla II dinastia (3100-2755 ca. a.C.), comprendenti almeno diciassette faraoni. Alcuni dei primi edifici funerari furono costruiti a Saqqara e ad Abido durante i regni della I e della II dinastia.

L'Antico Regno

L'Antico Regno (2778-2220 ca. a.C.) comprende i cinque secoli trascorsi dalla III alla VI dinastia. La capitale era Menfi, il sistema di governo era di tipo teocratico, i sovrani (faraoni) esercitavano un potere assoluto ed erano adorati come divinit�.

Il secondo sovrano della III dinastia fu Sesostri, che regn� dal 2737 al 2717 a.C. Nei monumenti del complesso mortuario che Sisostri fece costruire a Saqqara, l'elemento centrale – la sua tomba – era costituito da un'enorme piramide a gradoni; per realizzarla, l'architetto Imhotep us� blocchi di pietra, invece dei tradizionali mattoni di fango. Fu proprio per poter conciliare la gestione degli affari di stato e quelli legati alle opere da lui promosse che il re cominci� a sviluppare una vera e propria burocrazia. Il periodo della III dinastia coincise con una grandissima fioritura culturale dell'Egitto. La IV dinastia ebbe inizio con il faraone Snofru, i cui progetti di costruzione compresero la prima delle piramidi di Dahshur (a sud di Saqqara). Primo sovrano guerriero del quale rimanga un'ampia documentazione, Snofru condusse una serie di vittoriose campagne militari in Nubia, in Libia e nella penisola del Sinai. Promuovendo il commercio e lo sfruttamento minerario, diede prosperit� al regno. A Snofru succedettero Cheope e Chefren, che fecero costruire la popria tomba a Giza. La dinastia comprese anche il faraone Micerino (regn� dal 2578 al 2553 ca. a.C.) che fece costruire la pi� piccola delle tre piramidi di Giza.

Sotto la IV dinastia la civilt� egizia raggiunse l'apice dello sviluppo, mantenuto anche durante la V e la VI dinastia. Lo stesso altissimo livello raggiunto nelle opere ingegneristiche fu conseguito quasi in ogni campo, dalla scultura alla pittura, alla navigazione, alle scienze. Gli astronomi di Menfi crearono per primi un calendario solare basato su un anno di 365 giorni, mentre i medici dell'Antico Regno acquisirono notevoli conoscenze nel campo dell'anatomia (in particolare del sistema circolatorio del corpo umano) e della chirurgia. Anche se la V dinastia riusc� a mantenere alto il livello di prosperit� attraverso l'intensificazione degli scambi commerciali e le incursioni militari nei territori asiatici, i primi segni del declino dell'autorit� regale si manifestarono attraverso il crescente potere assunto dagli alti funzionari e dagli amministratori delle grandi propriet�. A Saqqara, nella tomba dell'ultimo re della dinastia, Unas (che regn� dal 2428 al 2407 ca. a.C.), sono stati ritrovati alcuni testi religiosi, noti come i "testi delle piramidi", scolpiti sulle pareti della sua camera mortuaria, che testimoniano il graduale declino dell'istituto monarchico. La decadenza del potere regio prosegu� anche durante la VI dinastia: Pepi I, che regn� dal 2395 al 2360 ca. a.C., fu vittima di una congiura ordita dalla moglie. Si ritiene che durante gli ultimi anni di regno di Pepi II (2350-2260 ca. a.C.), il potere regale fosse di fatto esercitato dal primo ministro. Anche il controllo regio sull'economia fu indebolito dai numerosi decreti di esenzione dalle tasse promulgati per ottenere ampi consensi. I distretti (detti "nomi") assunsero rapidamente autonomia dal potere centrale quando i loro governatori iniziarono a rimanere per lunghi periodi nella stessa sede invece di venire trasferiti periodicamente.

Il primo periodo intermedio

(2220-2065 a.C.) Con la VII dinastia ebbe inizio il primo periodo intermedio, teatro di continue lotte interne. Le vicende della VII dinastia, cos� come quelle della successiva (VIII dinastia), sono relativamente oscure: entrambe stabilirono la propria sede a Menfi e regnarono complessivamente per soli venticinque anni, durante i quali i governatori acquisirono il pieno controllo dei propri distretti. Sotto la IX e la X dinastia, i signori locali della regione circostante Eracleopoli imposero il loro potere a nord fino a Menfi e fino al delta del Nilo, e a sud fino ad Asy�t (Licopoli). I rivali della regione di Tebe fondarono a loro volta l'XI dinastia, che regn� nella zona tra Abido ed Elefantina, vicino all'odierna Assuan. Il primo periodo di questa dinastia (la prima del Regno Medio) si sovrappose all'ultimo della X.

Il Medio Regno

Sebbene il Medio Regno (2000-1785 a.C.) sia generalmente ritenuto comprensivo dell'intera XI dinastia, esso inizi� in realt� con la riunificazione del paese operata da Montuhotep II, che regn� dal 2061 al 2010 a.C. Nonostante alcune ribellioni, il sovrano riusc� a mantenere saldo il controllo sul regno, anche a seguito della sostituzione di numerosi governatori. La capitale fu Tebe; il faraone fece costruire il proprio monumento funerario a Deir-el-Bahari. Il regno di Amenemhet I, primo sovrano della XII dinastia, fu un periodo di pace; egli stabil� la capitale vicino a Menfi, ridimensionando la centralit� politica di Tebe allo scopo di favorire l'unit� del regno. In compenso, venne data preminenza al culto del dio tebano Ammone. Amenemhet pretese il giuramento di fedelt� personale da tutti i governatori e ristruttur� la burocrazia regia, dando vita una nuova classe composta da scribi e amministratori. La letteratura si svilupp� prevalentemente come mezzo per promuovere l'immagine del re come guida del popolo invece che come dio inaccessibile. Durante gli ultimi dieci anni del suo regno, Amenemhet associ� al trono il proprio figlio. La Storia di Sinuh�, capolavoro letterario dell'epoca, lascia intendere che il re fu assassinato.

I successori proseguirono i programmi di Amenemhet: il figlio, Sesostri I (1962-1928 a.C.), costru� fortezze in Nubia e stabil� legami commerciali con i regni circostanti; invi� governatori in Palestina e in Siria e combatt� contro i libici. Sesostri II (che regn� dal 1895 al 1878 a.C.) inizi� la bonifica della regione di El-Fayyum, mentre il suo successore Sesostri III (1878-1843 a.C.) fece scavare un canale alla prima cateratta del Nilo, istitu� un esercito permanente e costru� nuove fortificazioni lungo il confine meridionale; inoltre suddivise il regno in tre unit� geografiche, ognuna controllata da un ufficiale sottoposto direttamente alla supervisione del suo primo ministro, non riconoscendo pi� alcuna autorit� alla nobilt� provinciale. Amenemhet III, infine, continu� la politica attuata dai predecessori e avvvi� un'importante riforma agraria.

Sotto i sovrani di Tebe l'Egitto conobbe una notevole rinascita culturale: l'architettura e l'arte del periodo rivelano una straordinaria delicatezza di tratti, e in questa fase si svilupp� quella che viene considerata l'et� d'oro della letteratura egizia.

Il secondo periodo intermedio

(1685-1580 a.C.) I sovrani della XIII dinastia – circa cinquanta, che regnarono nel corso di 120 anni – furono pi� deboli dei loro predecessori, pur riuscendo a mantenere il controllo della Nubia e a gestire un'amministrazione centralizzata. Negli ultimi anni dovettero competere con i sovrani rivali della XIV dinastia, che avevano acquisito il controllo della regione del delta, e contrastare le invasioni degli hyksos, popolazione proveniente dall'Asia occidentale, forse di origine cananea. Gi� alla fine della XIII dinastia gli hyksos si erano stabiliti lungo i confini settentrionali, estendendo ulteriormente il controllo sull'Egitto con il progressivo declino del potere regio. Il costituirsi di una dinastia hyksos segn� l'inizio del secondo periodo intermedio (durato circa 214 anni), caratterizzato da instabilit� e da mancanza di unit� politica. Gli hyksos della XV dinastia governarono dalla capitale Avaris, nel delta orientale, mantenendo il controllo delle regioni centrali e settentrionali del paese. Contemporaneamente, sorse nel Medio Egitto la XVI dinastia, molto probabilmente asservita agli hyksos, mentre maggiore indipendenza fu esercitata nel sud da un terzo centro di potere, sede della XVII dinastia tebana, che regnava sul territorio compreso tra Elefantina e Abido. Gi� il re Kamose (1576-1570 ca. a.C.) combatt� con successo contro gli hyksos, ma fu suo fratello Amosis I che riusc� a scacciarli, riunificando l'Egitto.

Il Nuovo Regno

 

 Con l'unificazione del paese e la fondazione della XVIII dinastia da parte di Amosis I, ebbe inizio il Nuovo Regno (1580-1085 a.C.). Amosis ristabil� i confini e le strutture di governo del Medio Regno, riprendendone anche il programma di bonifiche e seppe mantenere la propria autorit� su quella dei governatori locali grazie al controllo dell'esercito. Un elemento di novit� del Nuovo Regno � costituito dall'importanza acquisita dalle donne, illustrata dagli alti titoli e dalle posizioni riconosciute alle mogli e alle madri dei sovrani.

Una volta acquisiti i pieni poteri, Amenofi I (1551-1524 a.C.) estese i confini dell'Egitto in Nubia e in Palestina. Amenofi, che realizz� le grandi costruzioni di Karnak, diversamente dai suoi predecessori fece costruire la propria tomba in un luogo diverso da quello del monumento funerario, nella valle dei Re. A Tutmosi I, che restaur� il culto del dio Ammone, succedette il figlio, Tutmosi II, che riusc� a conservare le conquiste dei suoi predecessori. Nel 1504 a.C. gli succedette Tutmosi III; poich� era ancora un bambino, ascese al trono in qualit� di reggente Hatshepsut, moglie di Tutmosi II. Alla morte di Hatshepsut (1483 a.C.) il giovane faraone riconquist� prima la Siria e la Palestina, che avevano riacquistato la loro indipendenza, in seguito condusse una serie di spedizioni militari (narrate negli annali del suo regno, ritrovati nel tempio di Karnak), nel tentativo di espandere i confini del regno. Amenofi II, che regn� dal 1453 al 1419 a.C., e Tutmosi IV cercarono di conservare le conquiste del loro predecessore, nonostante la crescente minaccia costituita da mitanni e ittiti.

Amenofi III regn� pacificamente per quasi quattro decadi (1386-1349 a.C.); durante il suo regno, l'arte e l'architettura conobbero una nuova fioritura e le relazioni con i regni vicini furono stabili. Amenofi III fece costruire il grande tempio di Ammone a Luxor. Il figlio, ed erede, Akhenaton (Amenofi IV) � ricordato soprattutto per la riforma religiosa volta a contrastare il potere dei sacerdoti di Ammone. Egli abbandon� Tebe per una nuova capitale, Akhetaton (Tell el-Amarna), costruita in onore di Aton, il dio del sole, il cui culto venne praticato durante il suo regno. Il successore Tutankhamon riport� la capitale a Tebe e abbandon� il culto del dio Aton. Del regno di Tutankhamon non si sa quasi nulla, egli � noto soprattutto per lo splendido corredo funerario ritrovato nella sua tomba dai due archeologi britannici Howard Carter e George Carnarvon nel 1922. Al fondatore della XIX dinastia, Ramesse I (che regn� dal 1293 al 1291 a.C.), succedette il figlio Seti I (1291-1279 a.C.), che condusse campagne militari contro Siria, Palestina, libici e ittiti, fece costruire un santuario ad Abido, e come suo padre scelse quale capitale Pi-Ramesse (attuale Qantir). Ramesse II, uno dei suoi figli, gli succedette, regnando per quasi 67 anni: a lui si deve la realizzazione di gran parte dei monumenti di Luxor e di Karnak, dei templi di Abu Simbel e dei santuari di Abido e di Menfi. Dopo le spedizioni condotte contro gli ittiti, Ramesse strinse con loro un trattato di pace, sposandone una principessa. Suo figlio Merneptah (che regn� dal 1212 al 1202 a.C.) sconfisse i cosiddetti "popoli del mare", gli invasori provenienti dall'Egeo che dilagarono nel Medio Oriente nel XIII secolo a.C.

I faraoni che succedettero dovettero affrontare le insurrezioni da parte degli ormai numerosi popoli assoggettati. Il secondo sovrano della XX dinastia, Ramesse III, fece rappresentare le proprie vittorie militari sulle pareti del complesso funerario edificato a Medinet Abu, vicino a Tebe. Dopo la sua morte l'Egitto conobbe un periodo di decadenza, dovuta principalmente al concentrarsi del potere nelle mani dei sacerdoti di Ammone e dei capi dell'esercito.

La bassa epoca

Questa fase della storia dell'antico Egitto va dal 1085 al 332 a.C. e comprende i regni delle dinastie dalla XXI alla XXXVI. I sovrani delle prime quattro dinastie, che regnavano a Tanis, nel nord del paese, dovettero continuamente competere con i sacerdoti di Tebe. Sembra che i sovrani della XXI dinastia avessero origini libiche; guerrieri libici furono senza dubbio i primi sovrani della XXII dinastia.

A partire dall'VIII secolo a.C. il Basso Egitto fu dominato dai cusciti, cacciati un secolo dopo dagli assiri; l'Alto Egitto invece era governato dai sudanesi. Psammetico I, della XXVI dinastia, restaur� l'unit� del regno favorendo una rinascita culturale della civilt� egizia. Quando l'ultimo sovrano fu sconfitto da Cambise II, nel 525 a.C., l'Egitto cadde sotto la dominazione persiana; riottenne l'indipendenza durante le tre dinastie successive ma fu nuovamente conquistato dai persiani verso il 341 a.C.

La dominazione ellenistico-romana

L'occupazione dell'Egitto da parte di Alessandro Magno nel 332 a.C. pose fine alla dominazione persiana. Alessandro affid� a Cleomene di Naucrate e al generale Tolomeo (Tolomeo I) il governo del paese.

Lo scontro con gli altri generali, che si contesero l'impero di Alessandro dopo la sua morte (323 a.C.), impegn� a lungo Tolomeo, che nel 305 a.C. assunse il titolo regale, fondando la dinastia tolemaica. L'Egitto tolemaico divenne una delle grandi potenze del mondo ellenistico ed estese il proprio dominio su parti della Siria, dell'Asia Minore, di Cipro, della Libia e della Fenicia; per contro dovette contrastare una lunga serie di ribellioni interne. Sotto il regno di Tolomeo VI, l'Egitto fu controllato da Antioco IV di Siria, che l'aveva invaso nel 169 a.C. I romani, tuttavia, obbligarono Antioco a lasciare la regione, la cui guida fu a quel punto divisa tra Tolomeo VI e il fratello minore Tolomeo VII, che alla morte del primo assunse pieni poteri (145 a.C.).

I successivi sovrani della dinastia riuscirono a conservare la prosperit� e il prestigio dell'Egitto, pur continuando a perdere territori a favore di Roma. Cleopatra fu l'ultima grande sovrana della dinastia tolemaica; nel tentativo di mantenere la potenza dell'Egitto, si alle� con Giulio Cesare prima e in seguito con Marco Antonio, senza riuscire tuttavia a porre fine al declino del suo regno. Con la sconfitta della flotta a opera di Ottaviano (il futuro imperatore Augusto) e la morte di Cleopatra nel 30 a.C., l'Egitto divenne parte dell'impero romano.

Per quasi sei secoli dopo la morte di Cleopatra, l'Egitto fu sottoposto alla dominazione di Roma (tranne che per un breve intervallo nel III secolo d.C., quando fu controllato dalla regina di Palmira, Zenobia). L'Egitto, governato da un prefetto, rappresentava una preziosa fonte di ricchezza per Roma, che importava grandi quantit� di grano. La cittadinanza romana fu estesa alla popolazione egiziana nel 212 d.C., sotto l'imperatore Caracalla.

Sotto la dominazione romana la regione visse un periodo relativamente pacifico; il confine meridionale ad Assuan fu solo di rado attaccato dagli etiopi. La popolazione comprendeva gruppi numerosi di greci, di ebrei e di altre etnie provenienti dall'Asia Minore. Per influenza delle lingue greca e semitica, in questo periodo si svilupp� la lingua copta. Alessandria, il grande porto sul Mediterraneo fondato da Alessandro Magno, rimase la capitale dell'Egitto, come lo era stata sotto i Tolomei, costituendo una delle pi� grandi citt� dell'impero romano, centro di un prospero commercio tra l'India, la penisola araba e il Mediterraneo. Fu sede della celebre biblioteca e giunse a contare circa 300.000 abitanti.

L'Egitto divenne un punto cardine nell'economia dell'impero, non solo grazie al raccolto annuale di grano, ma anche alle forniture di vetro, metalli e di altri prodotti dell'artigianato; il commercio introdusse a Roma le spezie, i profumi, le pietre preziose e i metalli rari provenienti dai porti del mar Rosso. Per ottenere l'appoggio della popolazione locale e della potente casta sacerdotale, gli imperatori romani mantennero le antiche tradizioni religiose, tanto che il culto di Iside e di Serapide si diffusero in tutto il mondo romano, completarono o abbellirono i templi iniziati sotto i Tolomei, facendovi iscrivere i propri nomi (ancora visibili a Isna, Kawn Umbu, Dandara e Philae).

L'Egitto fu inoltre un importante centro delle prime comunit� cristiane; la locale chiesa copta, che ader� al monofisismo, si separ� dalla Chiesa di Roma nel V secolo. Alla caduta dell'impero romano d'Occidente (476 d.C.), l'Egitto divenne possedimento dell'impero bizantino. Nel 616 fu invaso dai persiani e nel 642 dagli arabi, che vi introdussero la religione islamica, aprendo un nuovo capitolo della storia dell'Egitto.

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